Le giornate si allungano, le temperature si fanno più miti. Tolti i temibili “giorni della merla” che ci aspettano la prossima settimana, il freddo dovrebbe andare sparendo, per lasciare, finalmente, il posto alla rinascita primaverile.
E per gli amanti del pollice verde, esperti o alle prime armi che siano, questo vuol dire una cosa sola: è ora di mettersi all’opera.
Febbraio, infatti, è il mese ideale per pensare a far rinascere il nostro giardino. Oggi ti presento alcuni fiori che possiamo seminare tra qualche giorno per poter deliziare i nostri occhi con le fioriture primaverili.
Ma, andiamo con ordine.
Prima della semina, ci sono le operazioni di preparazione del giardino, o della terrazza o balcone che siano.
Hai tutto l’occorrente in casa? Controlla questa lista!
- Attrezzi e utensili da giardinaggio
- Vasi
- Sottovasi
- Terriccio e argilla espansa
- Concimi
Bene, ora che abbiamo tutto, ecco quali lavori dovremo svolgere per i fiori da seminare a febbraio:
- Per le piante nuove: studiamo con cura le più indicate per il nostro giardino o balcone, in base agli spazi, all’esposizione, alla manutenzione che richiedono. Puoi farti un’idea di cosa seminare più avanti, dove parlerò di quali fiori si possono seminare a febbraio. Puliamo con cura i vasi e le fioriere che, eventualmente, li ospiteranno. Se ti piacciono i vasi di terracotta, ricordati di bagnarli prima di riempirli di terra. Questo impedirà che assorbano l’acqua del terriccio. Se semini direttamente a terra, controlla che il terreno sia adatto ai fiori che hai scelto. Movimentalo, in modo che si arieggi e sia più ricco quando ospiterà le sementi. Se ci fossero, togli le erbacce, pulisci dalla pacciamatura, insomma, fai in modo che tutto sia in ordine.
- Per le piante che già hai nei vasi: è ora di dare loro una casa più grande. Questo permetterà loro di crescere ancora, avendo più spazio e respiro anche le radici. Anche in questo caso valgono le dritte scritte poco sopra per quanto riguarda i vasi. Una cosa importante: le piante non amano il ristagno di acqua. Per un terreno più drenante, metti nel fondo del vaso uno strato di argilla espansa.
Perfetto. Dopo queste semplici operazioni, non resta che scegliere quali fiori seminare. Ecco alcuni suggerimenti.
Le petunie: un classico senza tempo. Pianta erbacea annuale, del genere fanno parte circa 40 specie di coloratissimi e eleganti fiori. Ideali per i piccoli balconi come per i giardini o le aiuole, le petunie fioriscono in primavera e continuano a colorare il nostro verde fino all’autunno inoltrato. Molte le varietà di colore dei loro fiori: dal rosa, la bianco, al viola, ma anche fucsia acceso e persino bicolori. Dove posizionarle? Le petunie vogliono il sole e non amano il vento. Il mantenimento richiede qualche piccolo accorgimento, soprattutto nelle innaffiature nei mesi più caldi. Infatti, se normalmente possono essere innaffiate ogni 2 o 3 giorni, quando fa molto caldo e la siccità incombe, la portata di acqua va intensificata, sempre stando attenti a evitare i ristagni di liquidi, che altrimenti farebbero marcire la pianta. Per le petunie è preferibile un terriccio che resti fresco, drenato e che sia ricco di materiale organico. Va concimata appena invasata con dell’organico maturo. Durante i mesi caldi, cioè nel periodo maggio-settembre, all’acqua delle innaffiature va aggiunto del concime liquido. Questo una volta ogni 15 o 20 giorni. Attenzione ai ragnetti rossi, che ne vanno ghiotti, e agli attacchi degli afidi.
Dai colori del sole: il garofano indiano. Detto anche tagete, appartiene alla famiglia delle Asteraceae, è un fiore semplicissimo da coltivare e curare. I suoi petali hanno colori intensi, che vanno dal giallo delle estremità, fino alle calde tonalità del bordeaux o del terra di Siena nelle prossimità della corolla. Fiorisce verso fine maggio e i suoi colori sono di gran lunga l’unico motivo per cui viene così spesso scelto, visto che non si può dire lo stesso del profumo. Pianta cespugliosa, la sua altezza varia dai 25 agli 80 cm. Come le petunie, ama stare il sole, ma non può soffrire il freddo, poiché, già a 10°, rischia di non sopravvivere. Per questo motivo, appena piantato, dovrai tenerlo al riparo fino all’arrivo effettivo della primavera. Non c’è un terreno particolare che possa preferire, semplicemente basta che non crei ristagni. A questo proposito, ricorda di dargli l’acqua in modo regolare ma con moderazione. Non ha bisogno di essere potato, basta eliminare fiori e foglie secchi. Durante il periodo di fioritura (maggio-ottobre), va aggiunto del concime liquido all’acqua delle innaffiature.
La delicatezza e l’eleganza del lilla: il fiordaliso. Sempre appartenente alla famiglia delle Asteraceae come il tagete, anche il fiordaliso è un fiore a basso livello di manutenzione, che però ci regala delle fioriture bellissime, grazie ai suoi particolari fiori di colore viola/lilla. Anche questo fiore ama le posizioni soleggiate, ma, a differenza del tagete, non teme il freddo. Non siate avidi con le innaffiature. Al fiordaliso piace bere molta acqua, anche se vi chiede di aspettare che il terriccio sia asciutto tra un’innaffiatura e l’altra. Si accontenta di un terreno universale, sempre che sia ben drenato. Il concime va aggiunto alle innaffiature, più o meno una volta ogni 20 o 25 giorni.
Lo so, non vedi l’ora che il sole della primavera spazzi via il triste e gelido freddo. Ci vuole ancora un po’ di pazienza. Nel frattempo io continuerò a darti dei consigli che spero ti siano utili per fare accrescere la tua passione per il giardinaggio, impegnarti il tempo e ottimizzare il tuo hobby mese per mese con le giuste attività da fare.
Augurandoti buona preparazione, non mi resta che salutarti con un
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Buon weekend,
Fausto