Voglio chiudere l’anno raccontandoti una storia, anzi, diverse storie.
Quale migliore tema per l’ultimo articolo di questo 2013 se non la simbologia legata alla pianta del vischio?
Il vischio è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Viscaceee. Per la verità è un emiparassita di molti alberi. Cresce infatti alla base di querce, pioppi, tigli, olmi e delle latifoglie in genere, ma anche delle conifere, come i pini.
A questo punto, ti chiederai, come ha fatto a diventare un simbolo di buon auspicio per l’anno nuovo?
Una leggenda cristiana vuole che il vischio fu condannato alla condizione di parassita perché esso non si frammentò, a differenza di tutte le altre piante, quando Gesù venne condannato alla croce.
Tutti noi, però, lo conosciamo e lo utilizziamo per creare decorazioni da appendere fuori dalla porta di casa; le sue bacche bianche o gialle e le sue foglie sono associate a questo periodo di festività natalizie. Ma il suo uso più comune è quello di essere “testimone” di un bacio di auguri nella notte di Capodanno.
Esistono diverse leggende sul vischio. Le più antiche risalgono ai tempi dei celti, secondo i quali era un collegamento diretto con il cielo, e quindi con i loro dei, poiché spesso i fulmini colpivano le querce ricoperte di vischio. Inoltre credevano allontanasse sventure e malattie.
Tanto è vero che, ancora oggi, nel cantone svizzero di Argau, il vischio viene chiamato “scopa del fulmine”.
Perché ci si bacia sotto il vischio?
Il tradizionale bacio di auguri sotto il vischio affonda le sue radici simboliche in diverse mitologie. I Druidi, i sommi sacerdoti del Nord Europa, lo consideravano una pianta sacra, insignita del potere di guarire da ogni malattia. Questo perché loro consideravano il fatto che la quercia, albero del cielo, colpita dai fulmini fosse come una manifestazione del fuoco celeste. Per godere di questo segno degli dei, tagliavano i rami di vischio con mistici riti. Il capo dei Druidi, con una falce d’oro, lo coglieva e lo affidava poi agli altri Druidi, che lo esponevano alla venerazione del popolo in una bacinella sempre d’oro.
E sempre dai Druidi ci arriva il mito del bacio sotto il vischio. Si narra, infatti, che il vischio fosse “testimone” della tregua tra due nemici, che, incontrandosi sotto di esso, deponevano le armi e sancivano la pausa dalle ostilità proprio con un bacio.
Sempre in tema di bacio sotto il vischio, un’altra leggenda vuole che se una coppia passa sotto il vischio, ci si debba baciare. Questo perché, altrimenti, la ragazza non si sposerà nell’anno successivo.
In Inghilterra, il giorno della Befana, le ragazze bruciano il mazzo che hanno utilizzato come addobbo natalizio per scongiurare il pericolo di restare zitelle.
Una favola trentina vuole che il vischio nacque dalle lacrime di un vecchio mercante avaro, dopo aver compreso il valore dell’altruismo. Le lacrime si trasformarono nelle bacche del vischio, e da allora è simbolo di bontà e amore verso gli altri.
Bene, ora che sai perché sia di buon auspicio baciarsi sotto il vischio, per stasera non mancare di procurarti anche solo un rametto per dare un bacio a coloro che ami sotto la sua protezione. In casa o in giro che tu sia, porta con te un rametto di vischio e brinda, con le persone a te più care, ad nuovo anno di felicità e gioia.
Perché il tuo 2014 possa essere un anno meraviglioso,
i miei migliori auguri.
Fausto
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