Se lo spazio non è un problema nel tuo giardino, un albero che potrai sicuramente piantare è la quercia. Per la bellezza delle sue fronde, che regalano ombra e protezione da occhi indiscreti, ma anche per le sue benefiche proprietà, la quercia è un ottimo arbusto ornamentale per il tuo verde.
Ma conosciamola meglio. Sempreverde originario dell’Europa settentrionale, la quercia appartiene alla famiglia delle Fagacee ed è un grande arbusto che può raggiungere anche i 30 o 40 metri d’altezza. Ne esistono di tantissime specie e varietà, ma la caratteristica principale è la longevità. Una quercia,
Best replica watches infatti, può vivere anche qualche centinaio di anni. Il suo nome scientifico, quercus, che deriva dal celtico, significa letteralmente “albero bello”. Per questo è indicata a livello ornamentale per giardini, parchi o viali alberati.
Dalla presenza maestosa, la quercia ha ampia chioma e si può sviluppare, a seconda della varietà, assumendo o una forma tondeggiante, oppure ad ovale o ancora ad ombrello. La corteccia è, di solito, di colore grigio. Nei primi anni di vita questa è liscia. Col passare del tempo, però, iniziano a formarsi le tipiche fessure che la caratterizzano. Non è raro, infatti, trovare piccole o grandi cavità nei suoi tronchi, soprattutto negli esemplari più vecchi. Il legno, robusto e resistente, è molto utilizzato dall’uomo. Le foglie, dal colore verde brillante, hanno diversi lobi con angoli tondi o angolari e appoggiano sui grandi rami, spesso disposti in un intricato quanto affascinante disegno.
Bene, ora che abbiamo visto le sue caratteristiche principali, vediamo come poterla piantare e coltivare nel nostro giardino.
Piantare e coltivare la quercia.
La quercia ha uno sviluppo ampio quanto lento, anzi lentissimo. Proprio perché vive così a lungo, la sua crescita sembra non aver proprio fretta.
Se la pazienza non ti manca e vuoi vederla nascere, puoi scegliere la via della semina delle ghiande. Perché arrivi ad una altezza di circa due metri, ti dico però che ci vorranno più o meno due anni. Le ghiande hanno esistenza breve. Per questo motivo vanno seminati in vasi e tenuti all’aperto. Quel che non deve mai mancare alla quercia per crescere è l’acqua.
Il terreno deve sempre essere umido, ma asciutto e i semi vanno piantati entro due mesi dalla raccolta dalla pianta madre. La pianta va tenuta in vaso per circa due o tre anni. In questo periodo si effettua un primo travaso, fatto sempre all’aperto, per metterla in uno spazio più capiente. Passati i tre anni circa, potremo poi metterla a dimora definitiva nel nostro giardino. Ha una buona resistenza climatica, sia al caldo sia al freddo, ma preferisce l’umidità e un terreno profondo, che sia ben drenato e con una discreta fertilità. Possiamo utilizzare un concime organico maturo oppure un concime organico a lenta cessione, ricordandoci di ripetere l’operazione ogni 3 o 4 mesi finché la
replique rolex pianta arriva a maturità. Nel scegliere la posizione per la messa a dimora definitiva, non dimenticare che la quercia ama il sole e le zone ventilate.
Questo vale anche per gli esemplari che puoi acquistare già cresciuti, così potrai godere fin da subito della sua bellezza e dei suoi benefici effetti. A tal proposito, ricordati che l’inverno è la stagione perfetta sia per seminare, sia per piantare piante già, o quasi, mature.
Soprattutto per le piante più giovani, dobbiamo avere più riguardo poiché sono soggetti a diverse malattie. Tra queste ricordiamo lo oidio delle querce, che danneggia i germogli e copre le foglie di macchie bianche, la ruggine e la ticchiolatura, che causano indebolimento e deperimento dell’intera pianta, e, ultima ma non per pericolosità, la famosa processionaria della quercia che causa la repentina caduta delle foglie.
Le più comuni specie di querce che si trovano da noi sono il rovere, la quercia da sughero, la farnia e il leccio. Scopriamo ora insieme quali virtù e benefici può portare questo bellissimo albero per noi.
Proprietà benefiche e virtù medicamentose della quercia.
Simbolo della forza e della robustezza, la quercia, decantata dai poeti e ritratta dai pittori in ogni epoca, si associa alla solidità. Dimora prescelta di molti animali, è anche conosciuta da tempo immemore per le sue proprietà fitoterapiche. Della quercia si possono utilizzare le ghiande, la corteccia, le gemme, gli amenti e le radici. I principi attivi presenti in buona percentuale che possiamo ricavare sono i tannini, noti per le proprietà astringenti, angioprotettivi, antifebbrili e antibatterici, e strettamente imparentati con i flavonoidi, utilizzati in erboristica e in cosmetica per gli effetti antiossidanti e miglioranti l’elasticità dei vasi sanguigni.
L’estratto di quercia è quindi presente in molti preparati erboristici e fitocosmetici, ma possiamo anche preparare degli infusi da noi attingendo direttamente alla nostra pianta.
Come sfruttarne le proprietà terapeutiche.
Per i decotti di corteccia, dobbiamo staccare le parti che ci servono in primavera, prendendole dai rami più giovani. Per gli infusi di foglie, invece, aspetteremo l’autunno, prima che queste si secchino e inizino a cadere.
Entrambe queste soluzioni sono ottime per contrastare febbri,
louis vuitton outlet diarree, emorroidi e intossicazioni lievi. Ne bastano 3 grammi di foglie ogni 100 grammi di acqua e con due o tre tazzine al giorno, i fastidi pian piano saranno solo un brutto ricordo. Possiamo anche fare degli impacchi ad uso esterno con l’infuso di corteccia, utili per i geloni o le scottature. In questo caso ci servono 3 grammi di corteccia ogni 100 grammi di acqua. Inoltre, possiamo utilizzare le foglie per combattere le infiammazioni alle gengive. Utilizzando 5 grammi di foglie ogni 100 grammi di acqua, faremo semplicemente risciacqui e gargarismi.
Ecco quindi svelati i piccoli segreti e le utilità di una pianta non solo bella, ma anche buona per il nostro benessere.
Buona settimana
Fausto.
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